Elopak firma l’impegno sul greenwashing
Elopak ha firmato la guida della Norvegia contro il greenwashing. L’iniziativa è stata creata da Skift – Climate Business Leaders, WWF Norway, Zero e Future in our hands. Serve da guida pratica per evitare il greenwashing, ossia il sostenere una presunta reputazione ambientale non supportata da adeguate evidenze e documentazioni. L’obiettivo dell’iniziativa è accelerare il passaggio a una reale sostenibilità.
Riconoscendo l’importanza e il valore dell’iniziativa, il CEO di Elopak, Thomas Körmendi, ha commentato:
“Il greenwashing è un nemico del progresso quando si parla di sostenibilità. Minare la fiducia dei consumatori ha un impatto negativo sulle aziende che si impegnano in azioni valide e oneste per incrementare la sostenibilità. Per conseguire i nostri obiettivi in quest’area, è chiaro che il punto di partenza deve essere una discussione consapevole, informata e onesta sull’impatto complessivo delle nostre operazioni e una valutazione trasparente di quali dovranno essere i nostri obiettivi futuri”.
In qualità di firmataria, Elopak ha accettato diversi impegni specifici per tutelarsi dal greenwashing. Questi includono l’impegno a essere onesti e responsabili nel reporting, assicurarsi che le azioni per un’ulteriore sostenibilità in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite siano integrate nell’intera azienda, e dedicare particolare attenzione alla riduzione dell’impatto ambientale dell’azienda.
Relativamente all’impegno preso, la Direttrice della sostenibilità di Elopak, Marianne Groven, ha dichiarato che “Elopak si impegna per la sostenibilità e si impegna a non mostrarsi migliore di ciò che in realtà è. La trasparenza delle nostre operazioni è fondamentale. Pertanto, abbiamo firmato questo impegno sul greenwashing per ricordare a noi stessi di essere onesti ed equi nel marketing e nella comunicazione della sostenibilità”.
Skift, che ha creato la guida, ha accolto con piacere la partecipazione di Elopak all’iniziativa.
“L’impegno di Elopak per rendere la sua catena di valore più sostenibile mediante l’uso di materiali rinnovabili con basse emissioni di carbonio per i cartoni ha un impatto reale. Sta definendo un esempio per il settore e innovando con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite come target”, ha commentato il Direttore Generale, Bjørn Kjærand Haugland.
“Un modo realmente sostenibile di lavorare non è la realtà per la maggior parte delle aziende. È una cosa per la quale dovremo batterci nel futuro prossimo. Durante questo percorso, è importante essere trasparenti nella comunicazione di questioni relative alla sostenibilità. È in quest’ottica che, firmando la guida contro il greenwashing, Elopak afferma con chiarezza di impegnarsi costantemente nella creazione di prodotti circolari e rinnovabili”, ha aggiunto.
All’inizio di quest’anno, Elopak ha intensificato la sua trasparenza in tal senso con la pubblicazione del suo Report sulla sostenibilità del 2019. Tra i successi indicati nel report è presente una riduzione del 20% delle emissioni di carbonio di cartoni con tappi dal 2014, un incremento dei volumi di vendita di cartoni certificati FSC™ (FSC™C081801) dall’1% del 2010 al 47% del 2019, e il successo nell’evitare 12.000 tonnellate di emissioni di gas serra (GHG) grazie all’uso di plastiche rinnovabili in cartoni e tappi.
Il report illustra inoltre diversi obiettivi chiave a cui Elopak sta già lavorando. Questi includono una riduzione del 55% di emissioni GHG interne e una riduzione del 16% di emissioni sull’intera catena di valore entro il 2030, partendo da un valore di base del 2017; una percentuale di riciclo del 70% nell’UE e in Canada entro il 2025; una valutazione della sostenibilità dei fornitori chiave entro il 2022; prodotti forestali certificati al 100% nei cartoni Elopak.